MOSTRE
M O S T R A 1 9 9 8
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E' un "viaggio" fantastico in
cui si fonde l'elemento unificante della musica, delle elaborazioni grafiche
con la descrizionedi un viaggio esoterico in compagnia di BACH. Questa
continua esaltazione,per alcuni aspetti "mistica" di BACH, ha rappresentato
per me la possibilità di attingere nell'universo della creatività ! La
musica rimane in sè e per sè musica, e null'altro, non si divide con altre
forme di arte, se non quando situazioni che si vengono a formare la
trasportano e la scompongono apparentemente. Oggi una più generale
evoluzione di questa sensibilità ha reso possibile il sorgere di una nuova
arte, un'arte che tratta i colori, così come la musica tratta i suoni. La
connessione tra i vari stadi di questo "passaggio" mi ha coinvolto,
trascinandomi e offrendomi una traccia per far vivere una esperienza che
coinvolge fino all'estasi estrema l'osservatore. Le mie visioni hanno svolto
una funzione preziosa nel suggerire aperture sconfinate e inquietanti.
Sono giunto così ad inquadrare le ricerche sullo spettro dei colori, in
connubio con la componente musicale, ne è uscita così una suggestiva
fecondazione. Tutto ciò ha contribuito ha svelare hai miei occhi un mondo
"invisibile". Ho cercato di rendere possibile una spiegazione visiva
dell'architettura fantastica dell'altro universo, volendo paragonare
direttamente l'insieme dei suoni allo spettro della luce. Impiegare il
calcolatore per generare tensioni, produrre successioni ordinate di
mutamenti, nel parallelismo esistente fra disegno, fotografia e
fenomeni armonici della musica. Tutto ciò è un'indicazione di come forme
astratte della fantasia possano essere concretizzate sotto la spinta estrema
della materia sonora ! Mi piacerebbe semplicemente stimolare l'immaginazione
dell'osservatore orientandola verso il groviglio della mia fantasia.
Aldo Ferrante
THE VISIONARY ART OF
ALDO FERRANTE
NOTE CRITICHE
In un epoca nella quale ogni
giorno assistiamo alle " contaminazioni" dei linguaggi, alla nascita di
forme sincretiche della comunicazione, alle sovrapposizioni stilistiche,
all'interattività elettronica, penso che tutti i "lessici creativi"
hanno in comune, comunque, la narrazione e allora.................,
lasciamoci prendere da queste immagini fantastiche, lasiamoci
trasportare in questo viaggio impossibile/possibile che l'autore ci
propone, lasciamoci guidare, immergere attraverso questa "materia visiva"
che è comunque forma, luce, colore, musica, battito, respiro, bisogno,
necessità, per poi riemergere, al termine di questo straordinario
percorso immaginario, più ricchi o se lo preferite solo un pò meno
vuoti.
GIANNI PINNIZZOTTO
100 immagini a colori, che rappresentano un
viaggio virtuale dal disegno alla musica, con elementi grafici e
compositivi che arricchiscono il senso estetico delle immagini e le
capacità artistiche dell'autore.
PATRIZIA COPPONI
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Nelle composizioni che
presento mi sono ispirato alla donna, esplorando gli aspetti fantastici del
mistero femminile. Un prezioso suggerimento è scaturito da una sfera di
visioni che sembrano liberarsi dalla mia fantasia. I riflessi velati di quei
sogni si trasformano in pregevoli visioni di donne, di una sola
donna............, Shirin......., l'ispiratrice fantastica di un
mio racconto. Lei è ovunque in queste mie visioni ! in queste combinazioni
"casuali" di forme, figure e scene affiora sempre un vago indizio, una
componente misteriosa, che mi riporta a lei..............! E' come una rete
intessuta di ricordi che si traducono in colori, in immagini di
Shirin................. Mi sento sempre più superstite di un altro tempo ! Con
l'ispirazione stimolata dalla fantasia, e con la funzione preziosa del
computer sono riuscito ad emulare queste visioni evocative, operando su
schizzi di partenza. Ho affrontato le basi della rappresentazione visiva
attraverso varie tecniche di disegno. Le modalità artistiche scaturite
dall'utilizzo del computer hanno fecondato l'immaginazione, raggiungendo un
risultato capace di sviluppare una nuova arte visuale. Ho cercato di
ricreare reminescenze di immagini che possono stimolare chi le guarda, ma
vorrei che l'osservatore si facesse un'idea personale di ogni mio lavoro.
Aldo Ferrante
THE VISIONARY ART OF
ALDO FERRANTE
NOTE CRITICHE
Nè quiete nè pace alberga
nell'animo dell'autore, stretto nell'angusto spazio tra l'esigenza di
una continua e ossessionante ricerca nel mondo femminile, così
sconosciuto, ma così affascinante ed il bisogno di quiete, di pace
interiore, di serenità sempre presente nell'uomo. E' da quell'angolo
oscuro, da quella posizione privilegiata che osserva, inosservato,
scruta, ruba, cattura immagini di donne. Belle, affascinanti, fatali,
raggiungibili solo attraverso la fantasia più avanzata ( se di fantasia
si tratta) , "irreali" come lo è Shirin , la sua musa ispiratrice,
presente nei suoi scritti, nelle sue immagini, nella sua mente, sempre e
comunque. Colori, linee, segni sacrificali adagiati, stesi sopra i loro
volti, intrecciati di luce nei loro corpi, sguardi lontani, siderali,
donne catodiche, catturate dall'abilità dell'autore, dal computer usato
come stensione degli arti e prolungamento dell'anima.
GIANNI PINNIZZOTTO
Donne................, imprigionate da simboli, colori, linee,
orpelli..........., muse ispiratrici................... Belle e
misteriose ti guardano................... Immagini perfette e
infinitamente pure, in un connubio di arte e tecnologia che esprimono
sapientemente l'animo tormentato e sensibile dell'autore.
PATRIZIA COPPONI
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ART OF THE ALDO FERRANTE CATALOGUE PREVIEW
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MOSTRA 1998
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MOSTRA 2000
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